18 marzo 2022

Un abile incisore nella Roma dell' Ottocento: Giuseppe Capparoni



Fin dal secolo XVIII la diffusione delle stampe era diventato un fenomeno globale e soprattutto Roma, meta del Grand Tour e delle arti figurative, era al centro della produzione e vendita di questi manufatti.
Oltre alla produzione di grande  artisti, molti di questi lavori si rivolgevano agli stranieri che visitavano Roma, incantati non solo dalle sue bellezze, ma anche dagli apparati religiosi che si potevano ammirare durante le ricorrenti cerimonie religiose. 
Non essendoci ancora la fotografia, molti stranieri avevano comunque il desiderio di riportare in patria un ricordo di Roma, città che forse non avrebbero più rivisto, e che  poteva essere soddisfatto dalle stampe e souvenir (di cui si è parlato qui).

In questo ambito non possiamo non ricordare Giuseppe Capparoni (Roma 1800 ca- 1879) soprattutto per l'originale tematica dei suoi disegni e incisioni, fatte con la tecnica dell'aquaforte.

GIUSEPPE CAPPARONI. Pittore, incisore e negoziante di stampe, abitava a Roma in via del Corso 310, vicino alla chiesa di San Marcello . Appresso, sempre in via del Corso al 311 aveva la sua tipografia. Più tardi si trasferì nella vicina via dell'Umiltà e sembra che abbia venduto la tipografia.
Nel corso della sua lunga attività di pittore e incisore realizzò varie raccolte di stampe, i cui soggetti di carattere ecclesiastico, sono testimonianza della Roma papalina del tempo. 

Infatti non si tratta di monumenti, dei ruderi, di angoli della campagna romana tanto apprezzati e richiesti all'epoca, ma di figurini di personalità della Curia papale, come : il Bussolante di Sua Santità, il Cameriere secreto di Sua Santità, il Fedele del Senato, il Sergente della Guardia svizzera armato nelle funzioni solenni, il Conservatore, il Mazziere della Cappella Pontificia, uno Svizzero armato nelle funzioni solenni, un Senatore e paggi, il Prefetto del Cerimoniere Pontificio, un Cardinale dell'Ordine dei Vescovi, un Uditore di Rota con Croce Papale, un Cavaliere di spada e cappa, il Palafreniere in sala Decano de' Cardinali, il Caudatario in Cappella e un Gentiluomo di Cardinale etc..etc.. 
E non solo....Era autore anche di incisioni che raffiguravano i costumi degli ordini religiosi maschili e femminili dell'epoca.
Va considerato che la rappresentazione dei costumi dei religiosi maschili e femminili vantava un'antica tradizione fin  dal 1500.  

LE INCISIONI. Si trattava di tavole incise con la tecnica dell'acquaforte (140 mm. x 90 mm. circa), i cosìdetti "rami" così chiamati dal materiale su cui si faceva l'incisione, di cui si conoscono esemplari acquerellati. 

Venivano  venduti anche  separatamente al prezzo di 15 bajocchi. 

Segnaliamo una Raccolta che comprende una serie di tavole con figure di monaci e preti. 

 Segue una Raccolta che comprende la gerarchia ecclesiastica e la famiglia pontificia.

E una Raccolta dedicata alle  immagini di monache e religiose. 

Alcune di queste stampe furono disegnate da Capparoni, ma vennero incise da Bartolomeo Pinelli. 

Parte delle incisioni di Capparoni dei costumi della Curia romana furono utilizzate come modello, per i personaggi della processione del Te Deum, nella prima rappresentazione di Tosca, atto I a Roma, al Teatro Costanzi il giorno 14 gennaio 1900.

NOTIZIE SUL DIARIO DI ROMA. Le incisioni di Capparoni per la sua tematica ecclesiastica erano molto apprezzate dalla Curia pontificia. 
Lo dimostra il fatto che varie volte troviamo notizie di questa attività  sul Diario di Roma (1), 
importante giornale vicino proprio alla Curia.
Il Diario pubblicava,  in breve o per esteso, gli avvenimenti religiosi, politici e militari della città e le notizie che ad essa pervenivano dall'Italia e dall'estero. Questo giornale è diventato quindi per i posteri una ricchissima fonte di notizie per ricostruire storia e soprattutto cronaca di quei due secoli.
Nel numero 61 del giornale del 2 agosto 1826 ( pag.4) si legge la notizia relativa a un progetto di associazione attivato da Giuseppe Capparoni, negoziante di stampe in via del Corso 311, vicino alla chiesa di San Marcello. Si cercavano sostenitori per portare avanti un progetto relativo ad una  
raccolta di "Vestiarii coloriti di tutte le corporazioni religiose attualmente esistenti in Roma", con la descrizione in italiano e francese della origine
delle medesime. 
Il giornale aggiungeva poi anche alcune notizie circa l'esecuzione dell'operaogni settimana si sarebbero stampati due rami, venduti al prezzo di bajocchi 15 l'uno, compresa la descrizione. 
Chi ne avesse acquistato n.10, avrebbe avuto l'undicesimo gratis.
Poichè queste raccolte sono state digitalizzate è possibile consultarle online.
Raccolta degli Ordini religiosi che esistono nella città di Roma disegnati  e incisi da Giuseppe Capparoni
(1826) clicca qui [...]


 Raccolta della gerarchia ecclesiastica: considerata nelle vesti sacre, e civilli usate da quelli li quali la compongono /disegnata ed incisa da Giuseppe Capparoni in num.o 60 rami (1827) clicca qui [...]

clicca qui [...]

In tutti i volumi sono raffigurati personaggi ideali, rivestiti dell'abito tipico delle diverse compagnie religiose; inoltre nel primo sono contenute anche notizie, in italiano e in francese, relative a ciascun Ordine rappresentato. 

Nella Gerarchia tanti sono i figurini con monsignori, prelati, diaconi, uditori di rota, avvocato concistoriali, senatori, canonici, maestri di palazzo, maestro di crimonie,  vescovi, i cardinali, cameriere del papa, cameriere segreto, guardie nobili pontificie, musici della Sistina, mazzieri, caudatario, servi, sediario,  bussolante.... 

Lo stesso dicasi degli ordini religiosi maschili e femminili,  corredati, in italiano e in francese,  anche  una breve storia di ogni ordine, corporazione . 

Giuseppe Capparoni disegnò e incise magistralmente  all'acquaforte tutti questi costumi religiosi.

Il popolo romano sicuramente conosceva alcuni degli abiti che indossavano le corporazioni religiose maschili e femminile, raccolte nei volumi. Li poteva ammirare nelle cerimonie religiose e in altre occasioni. 

Magari non ne conosceva la storia, perchè analfabeta, ma comunque tutto ciò faceva parte della tradizione romana..

Lo stesso dicasi per i personaggi che incarnavano la gerarchia ecclesiatica, a iniziare dal pontefice, che spesso si mostrava al popolino durante le imponenti cerimonie religiose che prevedevano la partecipazione dei personaggi importanti della cura pontificia, come le grandi festività religiose, l'Anno santo, e le cerimonie per l'arrivo a Roma di sovrani e personaggi importanti,
essendo Roma la sede del Papato.
Diversa era invece la situazione per i tanti forestieri che circolavano a Roma per diverse occasioni: ad iniziare dal giubileo
Rimanevano ammirati e stupefatti di tanta solennità, e volevano   portarsi dietro un ricordo, un souvenir...

A questo desiderio veniva incontro l'arte di Capparoni e di altri incisori di stampe ubicati a  Roma. Grazie al loro lavoro gli stranieri potevano rivivere i momenti indimenticabili del loro soggiorno nella Città santa.
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1) Diario di Roma (detto anche "Chracas", 1808 - 15 gennaio 1848), con interruzioni: 1809-1814 e 1831. Periodico trisettimanale: martedì, giovedì e sabato. Nella giornata di giovedì esce con la testata Notizie del giorno. Dimensioni: 39x27 cm

BIBLIOGRAFIA E CARTE D'ARCHIVIO. M.G.Branchetti, I costumi della gerarchia ecclesiastica e degli ordini religiosi al tempo di Leone XII nelle stampe di Giuseppe Capparoni pittore e incisore romano (1826-1829) sta in La corte papale nell'età di Leone XII, clicca qui [...]