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ASR, Foglio di carte da gioco con stampato il bollino per le case private |
LA GABELLA. Nel caso delle carte da gioco è addirittura dal lontano 1588 che il cosìdetto papa tosto Sisto V (Felice Peretti 1585-1590) pensò bene di ricavare denaro anche grazie all'utilizzo di questi prodotti, molto diffusi a Roma e nelle altre province dello Stato.
Pertanto, cercando fra gli atti
del notaio capitolino Tydeus de Marchi, si conservano i capitoli del contratto datato 1588 che
regolamentava la privativa sul bollo delle carte da gioco e la relativa
fabbricazione.
L'appaltatore Achille Pinamonte avrebbe dovuto pagare in cambio della concessione dell'appalto - concernente la riscossione della gabella, ma anche la fabbricazione delle stesse carte da gioco - all'amministrazione camerale la somma di 7.000 scudi per sette anni (a cominciare dal 1° settembre 1589)
RISCOSSIONE DELLA TASSA E FABBRICAZIONE DELLE CARTE DA GIOCO. Complessa è stata l'evoluzione di questo settore dal 1588 al 1870, anno della caduta dello stato pontificio, che proprio per la sua durata ha subito notevoli modificazioni. Per semplificare , si possono distinguere: il periodo degli appaltatori privati (1588-1678); l’amministrazione in proprio dell’ospizio apostolico di S. Michele (1678-1728); il ripristino dell’appalto ai privati (1728-1803); l’amministrazione del bollo sulle carte da gioco (1803-1870).
RISCOSSIONE DELLA TASSA E FABBRICAZIONE DELLE CARTE DA GIOCO. Complessa è stata l'evoluzione di questo settore dal 1588 al 1870, anno della caduta dello stato pontificio, che proprio per la sua durata ha subito notevoli modificazioni. Per semplificare , si possono distinguere: il periodo degli appaltatori privati (1588-1678); l’amministrazione in proprio dell’ospizio apostolico di S. Michele (1678-1728); il ripristino dell’appalto ai privati (1728-1803); l’amministrazione del bollo sulle carte da gioco (1803-1870).

Da notare che tale somma sarebbe rimasta invariata per lungo tempo, indipendentemente dall’importo stabilito per l’appalto della gabella o dal suo ricavato annuo. Il contesto socio-economico in cui si inseriva l’appalto non permise nel corso degli anni un progressivo aggravio della tassa.
Esistevano due tipi di bolli per le carte da
gioco: quello per i mazzi che si usavano in casa e quello per i mazzi che si
usavano in luoghi pubblici.
Diffussimo in tutti i secoli, proprio per evadere la gabella, fu il contrabbando delle carte da gioco. Bologna in primis era il luogo dove le carte era fabbricate con maggiore perfezione e a costi minori. Questo problema del contrabbando insieme ad alle proibizioni dei giochi di carte costituì per gli imprenditori-appaltatori una spina nel fianco perchè minava i loro guadagni, e diede luogo a moltissimi conflitti con le autorità pontificie...
Vedi anche > Le carte da gioco. Passatempi popolari fra i sudditi del papa.
Vedi anche > Botteghe, spacci e fabbriche di carte da gioco a Roma (1814-17)]
Diffussimo in tutti i secoli, proprio per evadere la gabella, fu il contrabbando delle carte da gioco. Bologna in primis era il luogo dove le carte era fabbricate con maggiore perfezione e a costi minori. Questo problema del contrabbando insieme ad alle proibizioni dei giochi di carte costituì per gli imprenditori-appaltatori una spina nel fianco perchè minava i loro guadagni, e diede luogo a moltissimi conflitti con le autorità pontificie...
Vedi anche > Le carte da gioco. Passatempi popolari fra i sudditi del papa.
Vedi anche > Botteghe, spacci e fabbriche di carte da gioco a Roma (1814-17)]