Oggi una delle occupazioni che più
attraggono l'umanità è viaggiare, anche a causa della facilità con ci si può spostare in tutte le direzioni possibili. Però, anche nelle epoche passate nonostante i molteplici ostacoli e le difficoltà che si dovevano affrontare per intraprendere qualsiasi tipo di viaggio, il desiderio di conoscere luoghi e culture diverse ha
sempre spinto l’uomo a tentare di raggiungere terre lontane.
Uno di questi pionieri dei viaggi-avventura, è stato sicuramente il gesuita Michele
Ruggieri (Spinazzola, 1543 – Salerno, 11 maggio 1607), che nel secolo XVI raggiunse e visse
in Cina per quasi dieci anni.
MICHELE RUGGIERI MISSIONARIO IN CINA. Ruggieri è stato missionario e primo cultore europeo della
lingua e della geografia della Cina.
Originario di Spinazzola in Puglia, studiò diritto civile ed ecclesiastico a Napoli. Per breve tempo al servizio di Filippo li di Spagna, nel 1572 si fece gesuita.
E nel contatto fra europei e cinesi, sviluppatosi proprio in quel secolo, un ruolo di particolare rilievo fu svolto proprio dai gesuiti.
Partito come missionario nel 1578 da Roma, dopo un imbarco su una nave portoghese giunse prima a Lisbona e dopo 7 lunghi mesi arrivò a Goa in India, dove si fermò per nove mesi. La richiesta di un missionario per la Cina cambiò i suoi programmi e così nel 1581 giunse a Macao.
Qui affrontò per primo lo studio della lingua dei mandarini e con l'aiuto di un catecumeno imparò un gran numero di ideogrammi.
Autore di un Catechismo che presentava i fondamenti del cristianesimo ai cinesi, attraverso i viaggi nei territori dell’impero cinese, cercò di creare un atlante completo – che ancora oggi fornisce interessanti spunti di riflessione e di informazioni inedite per l’epoca - per illustrare questo nuovo mondo, i costumi, la lingua e la religione del popolo e del Regno di Wanli.
Originario di Spinazzola in Puglia, studiò diritto civile ed ecclesiastico a Napoli. Per breve tempo al servizio di Filippo li di Spagna, nel 1572 si fece gesuita.
E nel contatto fra europei e cinesi, sviluppatosi proprio in quel secolo, un ruolo di particolare rilievo fu svolto proprio dai gesuiti.
Partito come missionario nel 1578 da Roma, dopo un imbarco su una nave portoghese giunse prima a Lisbona e dopo 7 lunghi mesi arrivò a Goa in India, dove si fermò per nove mesi. La richiesta di un missionario per la Cina cambiò i suoi programmi e così nel 1581 giunse a Macao.
Qui affrontò per primo lo studio della lingua dei mandarini e con l'aiuto di un catecumeno imparò un gran numero di ideogrammi.
Autore di un Catechismo che presentava i fondamenti del cristianesimo ai cinesi, attraverso i viaggi nei territori dell’impero cinese, cercò di creare un atlante completo – che ancora oggi fornisce interessanti spunti di riflessione e di informazioni inedite per l’epoca - per illustrare questo nuovo mondo, i costumi, la lingua e la religione del popolo e del Regno di Wanli.
ASR, Atlante della Cina di Michele Ruggeri |
Non potendo più tornare in Oriente, padre Michele
trascorse gli ultimi anni della sua vita nel compilare l'Atlante della Cina. I suoi studi testimoniano uno dei suoi primi incontri tra le due più importanti
civiltà del mondo, quelle dell’Oriente e dell’Occidente.
LA MOSTRA A MACAU. Una grande mostra: Viaggio verso la fine del Mondo –Michele Ruggieri e i Gesuiti in Cina (Macao, Museu de Macao, 29 Novembre 2012 – 3 Marzo 2013), è stata realizzata dall’Archivio di Stato di Roma e
curata da Eugenio Lo Sardo, all'epoca direttore dell’Istituto, in
collaborazione con il Museu de Macau, ha presentato una una selezione
dei più preziosi e straordinari lavori cartografici del gesuita Michele Ruggieri ed
altri importanti cartografi che, insieme all'altro gesuita Matteo Ricci, contribuirono a
gettare le basi per una reciproca conoscenza tra Oriente ed Occidente, durante la Dinastia Ming.
Museo di Macau |
Il MANOSCRITTO DI MICHELE RUGGIERI. Il manoscritto contenente queste antiche carte della Cina, conservato dalla biblioteca dell’Archivio di Stato di Roma, è stato pubblicato integralmente in: Atlante della Cina di Michele Ruggieri, a cura di Eugenio Lo Sardo (Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma 1993).
Ma come sono entrate in Archivio? Dopo lo scioglimento dell’ordine dei gesuiti nel 1773, ad opera del papa Clemente XIV, queste carte sono entrate a far parte degli archivi della Reverenda Camera Apostolica, il Ministero delle finanze dello Stato pontificio, e quindi nella collezione di manoscritti dell'Archivio di Stato di Roma dopo il 1870.
Ribeira, San Ignazio di Loyola |
Prima con una giornata di studio: « Il primo atlante europeo della Cina dei Ming », tenutasi il 15 dicembre 1989 presso l’Archivio di Stato di Roma, si presentò l'iniziativa, cui seguì un volume con tutte le carte redatte da Ruggieri.
Per la complessità dello studio di questi documenti e per la redazione del volume, si è dovuto creare un team di specialisti di varie aree culturali: archivisti in primo luogo e sinologi, cartografi, storici delle missioni, linguisti.
A ciò si aggiunga l'altrettanto complessa trascrizione delle tavole descrittive di Michele Ruggieri (a cura di Eugenio Lo Sardo e Vittorio Campanino).
A ciò si aggiunga l'altrettanto complessa trascrizione delle tavole descrittive di Michele Ruggieri (a cura di Eugenio Lo Sardo e Vittorio Campanino).
Ruggieri poi non ha firmata l’opera, ma l’ha siglata col
suo caratteristico gamma inclinato seguito spesso dalle quattro lettere puntate
L.D.U.M. - Laus Deo Virginique Mariae .
Così come anche la datazione ha costituito un problema,
poiché, se è vero che l’unica indicazione ritrovata sulle carte è il 1606 (anno precedente la
morte di Ruggieri), è però evidente che la grande opera cartografica si è
sviluppata nel corso dei lunghi anni di missione in Cina.
Cina illustrata (biblioteca Alessandrina di Roma) |
Infine va ricordato che i cimeli cinesi dell’Archivio di Stato di Roma
costituiscono una delle più ricche e complete collezioni di geografia cinese a
cavallo fra le dinastie Ming e Chin.
Tutti i documenti del Ruggieri conservati nell’Archivio di Stato di Roma
sono stati pubblicati nel volume citato, e alcuni di questi, come detto
nell’introduzione del volume, sono il frutto della collaborazione con l’altro famoso
missionario Matteo Ricci.
La BIBLIOGRAFIA. Vedi : Atlante della Cina di Michele Ruggieri, a cura di Eugenio Lo Sardo (Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma 1993).
La BIBLIOGRAFIA. Vedi : Atlante della Cina di Michele Ruggieri, a cura di Eugenio Lo Sardo (Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma 1993).