20 aprile 2015

La sede dell'Università di Roma al tempo di Borromini. Una mostra dedicata alla fabbrica della sapienza.

"Uomo di grande e bello aspetto, di grosse e robuste membra, di forte animo e d'alti e nobili concetti"(descrizione di F. Borromini del suo biografo Filippo Baldinucci)
Francesco Borromini è stato un artista dal carattere malinconico, ma dotato della capacità di sorprendere  tutti con le sue opere visionarie. Lavorò per i papi Urbano VIII  Barberini (1623- 1644) e per il suo successore, Innocenzo X Pamphilj (1644-1655), appassionato intenditore di architettura, che lo stimava moltissimo.
francobollo dedicato a
F. Borromini 
IL COMPLESSO DELLA SAPIENZA. La chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza dell’Università di Roma, viene iniziata da Borromini nel 1643. Considerata una delle migliori realizzazioni del maestro ticinese, la chiesa è una sintesi di curve disegnate d’impulso e di ricche simbologie, come la pianta stellata o la lanterna a forma di spirale. Sotto il pontificato di Alessandro VII Chigi (1655-67) Borromini intraprese poi la costruzione della Biblioteca Alessandrina dedicata all’omonimo pontefice. In tale occasione il maestro incontrò Pietro da Cortona alle prese con la realizzazione della gigantesca pala d’altare destinata alla stessa chiesa.

LA MOSTRA A ROMA  L'Archivio di Stato di Roma ospita dal 1 maggio al 26 luglio 2015 la mostra: "La fabbrica della sapienza. L'Università al tempo di Borromini (Evento satellite della mostra Barocco a Roma: La meraviglia delle arti, organizzato dalla Fondazione Roma Museo).


E' infatti proprio Borromini che firma la conclusione della  struttura architettonica ideata alla fine del '500 per l'Università di Roma. 
Il maestoso Complesso della Sapienza, che aveva visto all'opera architetti di grande valore, da Pirro Ligorio a Giacomo della Porta. 
A Borromini si deve l'impronta unica che  caratterizzerà per sempre il grande Complesso: la sede dello Studium Urbis, l'Università di Roma, grande crogiolo e culla del sapere che trova il suo completamento per volere di Alessandro VII e grazie al pensiero del grande architetto.

La mostra si snoda in sei sezioni.
Partendo dalla biografia dell'Architetto, del quale si vuole mostrare anche il lato umano attraverso la cronaca dei suoi ultimi giorni di vita, si prosegue con il "cantiere" costruttivo del Complesso della Sapienza. 
Grazie a preziosi disegni ed incisioni, da relazioni ed autografi il visitatore “incontra” l'Architetto della Sapienza nel pieno delle sue funzioni di ideatore ed interprete del pensiero di Papa Alessandro VII e di direttore dei lavori, attento e consapevole. 
ASR,  
Ruoli dei lettori dell'Università
Al centro del racconto la Chiesa di S. Ivo e la Biblioteca Alessandrina.
Si prosegue con altre due sezioni che illustrano il funzionamento dell'Università attraverso le Tesi e i Ruoli dei Lettori, pregevoli incisioni realizzate da artisti di grande rilievo come Pietro da Cortona: i documenti originali inoltre restituiscono il racconto dello svolgimento della cerimonia di proclamazione della laurea affiancata al far musica alla Sapienza.

La mostra si chiude con uno sguardo sugli altri due principali protagonisti del Barocco che a Francesco Borromini furono vicini in rivalità e in amicizia: Gian Lorenzo Bernini e Pietro da Cortona dei quali l'Archivio conserva disegni e incisioni, nonchè il testamento dello scultore napoletano. 

La mostra è inserita fra gli Eventi Satellite della Mostra: Barocco a Roma. La meraviglia delle arti è visitabile solo su prenotazione.