Francesco Borromini è stato un artista dal carattere malinconico, ma dotato della capacità di sorprendere tutti con le sue opere visionarie. Lavorò per i papi Urbano VIII Barberini (1623- 1644) e per il suo successore, Innocenzo X Pamphilj (1644-1655), appassionato intenditore di architettura, che lo stimava moltissimo.
francobollo dedicato a F. Borromini |
LA MOSTRA A ROMA L'Archivio di Stato di Roma ospita dal 1 maggio al 26 luglio 2015 la mostra: "La fabbrica della sapienza. L'Università al tempo di Borromini (Evento satellite della mostra Barocco a Roma: La meraviglia delle arti, organizzato dalla Fondazione Roma Museo).
E' infatti proprio Borromini che firma la conclusione della struttura architettonica ideata alla fine del '500 per l'Università di Roma.
Il maestoso Complesso della Sapienza, che aveva visto all'opera architetti di grande valore, da Pirro Ligorio a Giacomo della Porta.
Il maestoso Complesso della Sapienza, che aveva visto all'opera architetti di grande valore, da Pirro Ligorio a Giacomo della Porta.
A Borromini si deve l'impronta unica che caratterizzerà per sempre il grande Complesso: la sede dello Studium Urbis, l'Università di Roma, grande crogiolo e culla del sapere che trova il suo completamento per volere di Alessandro VII e grazie al pensiero del grande architetto.
La mostra si snoda in sei sezioni.
Partendo dalla biografia dell'Architetto, del quale si vuole mostrare anche il lato umano attraverso la cronaca dei suoi ultimi giorni di vita, si prosegue con il "cantiere" costruttivo del Complesso della Sapienza.
Grazie a preziosi disegni ed incisioni, da relazioni ed autografi il visitatore “incontra” l'Architetto della Sapienza nel pieno delle sue funzioni di ideatore ed interprete del pensiero di Papa Alessandro VII e di direttore dei lavori, attento e consapevole.
ASR, Ruoli dei lettori dell'Università |
Si prosegue con altre due sezioni che illustrano il funzionamento dell'Università attraverso le Tesi e i Ruoli dei Lettori, pregevoli incisioni realizzate da artisti di grande rilievo come Pietro da Cortona: i documenti originali inoltre restituiscono il racconto dello svolgimento della cerimonia di proclamazione della laurea affiancata al far musica alla Sapienza.
La mostra si chiude con uno sguardo sugli altri due principali protagonisti del Barocco che a Francesco Borromini furono vicini in rivalità e in amicizia: Gian Lorenzo Bernini e Pietro da Cortona dei quali l'Archivio conserva disegni e incisioni, nonchè il testamento dello scultore napoletano.