1 marzo 2020

Il Congresso accademico romano ovvero un'Accademia scientifica a Roma

Il Congresso accademico romano era un’Accademia inserita nel clima culturale del Settecento - l’ epoca dei lumi - quando, fra l'altro, fiorirono le riunioni di eruditi, che si dedicavano agli studi più raffinati e all'approfondimento delle conoscenze di più alto livello. L'illuminismo fu portavoce del moderno spirito scientifico, che rifiutando la concezione medioevale della realtà, rivendicò la fiducia nell'osservazione diretta dei fenomeni e nell'uso autonomo della ragione.

Le materie cui dedicarsi era le più svariate, nel caso di questo Congresso romano si trattava di studi di carattere scientifico.
Questa accademia era presieduta da una personalità di spicco nella vita economica romana e una delle più' alte cariche della gerarchia ecclesiastica proprio quel Fabrizio Ruffo (1744 – 1827) tesoriere generale della Camera apostolica, carica a cui era stato eletto nello stato pontificio nel 1785.
Il sorgere di questo tipo di accademie evidenzia l'esistenza, anche nello Stato pontificio, di una cultura scientifica che spingeva per affermarsi, e che considerava di fondamentale importanza l'interesse per le questioni attinenti allo sviluppo economico.

Di solito, le idee nuove nello Stato pontificio erano guardate con sospetto e quindi qualsiasi persona o associazione ritenuta ambigua era sottoposta ad un attento controllo governativo.
Non era così per questa accademia, perchè il patrocinio del Ruffo la metteva al sicuro.
FABRIZIO RUFFO. Il cardinale Fabrizio Ruffo è un importante figura di economista e riformatore.
Il suo nome è collegato anche a questo Congresso Accademico di Agricoltura, Manifatture, e Commercio di Roma costituitosi nel 1787.


Appoggiato dal cesenate papa Pio VI (1775-1799),  Ruffo ideò e avvio l'iniziativa del censimento, i cui dati , una volta raccolti, confluirono nella redazione di un Catalogo delle manifatture dello Stato pontificio, documento conservato presso l’ASR (vedi nota)*

IL CATALOGO. Ma quali sono le finalità di questo Catalogo? Raccogliere informazioni dettagliate su tutte le fabbriche che operavano nelle diverse province dello Stato, ma non solo!
Interessava conoscere altri dettagli significativi quali: la tipologia di prodotti, notizie sulla manodopera impiegata, i nominativi dei responsabili delle ditte, e altre osservazioni e suggerimenti fatti dalle autorità locali interpellate per censire la situazione.
Inoltre il Congresso sollecitava anche l'invio di campioni relativi ai manufatti, che si fabbricavano (ad es. i campioni di tele), per valutare la loro qualità e conoscere i prezzi.
Lo scopo finale di questa complessa operazione era quella di individuare i prodotti migliori, le fabbriche più innovative per incentivarle con premi o assicurando la sospirata protezione statale.
Si sperava anche di sviluppare una sorta di spirito di emulazione in modo tale che altri imprenditori avrebbero potuto dimostrare la loro capacità di fare, il desiderio di migliorare. Ovviamente questa manovra si inseriva in un piano più ampio di sviluppo dell'industria e del commercio, voluto dallo stesso tesoriere Ruffo negli anni 1785-1793.

Fucina per la lavorazione dei metalli
(Encyclopedie Diderot)

IL CENSIMENTO. In questo caso non si utilizza la visita di persone esperte di economia per conoscere la realtà manifatturiera.
Si spediscono invece lettere, sottoscritte dal Ruffo, alle autorità locali (governatori, magistrati, etc), invitandoli a stendere dei rapporti dettagliati sulle industrie e sul commercio della città di loro competenza. 
Chi più chi meno risposero alla lettera, e le osservazioni raccolte - spesso molto analitiche - furono trascritte poi su Catalogo, che mostra una realtà difforme tra città e città (citerò solo la perla costituita da Bologna).
Elaborare questi dati sul commercio e sull'industria avrebbe permesso di intervenire e svecchiare la sonnolenta realtà dello Stato.
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LE CARTE D'ARCHIVIO. Il Catalogo delle manifatture dello Stato pontificio è conservato in Archivio di Stato di Roma, nel fondo Camerale II, Commercio e industria.
Vedi M.Morena, Il Congresso accademico romano e la redazione del catalogo delle manifatture pontificie (1787), Roma, ASR-Scuola di APD, 1997.