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ASR - Catasto Gregoriano, particolare della particella del Rione Monti, in cui era la fabbrica |
Una ricerca su un edificio situato a Roma e adibito a fabbrica dei cristalli fa nascere la voglia di conoscere altre informazioni:esisteva veramente? In quale zona della città era ubicato? Chi era il proprietario? Quale era la sua estensione?(etc.)
E così, per completare la ricerca sulla fabbrica dei cristalli a Roma possiamo provare ad interrogare la documentazione catastale conservata nell'Archivio di Stato di Roma.
Non sempre però ciò è possibile. Infatti il periodo in cui collocare l'esistenza a Roma di questo edificio, databile all'incirca intorno al 1818 facilita la ricerca. Perchè?
I CATASTI OTTOCENTESCHI DI ROMA E DELLO STATO PONTIFICIO. Proprio dal 1816-17 prende via l'importante iniziativa voluta dal papa Pio VII (1742 –1823) di far redigere una nuova pianta catastale di Roma e un catasto generale rustico e urbano di tutto lo Stato, su cui avviare un sistema fiscale più moderno.
Non sarebbe stato facile visto la miriade di particolarismi, e privilegi in cui ci si muoveva.
ll papa Pio VII, nel 1817, affida quindi la formazione di una nuova pianta catastale di Roma a due famosi architetti Giacomo Palazzi e Gaspare Salvi.
Intanto un anno prima si era avviato anche il nuovo catasto, chiamato Gregoriano perché attivato definitivamente solo durante il pontificato di Gregorio XVI nel 1835.
E così, per completare la ricerca sulla fabbrica dei cristalli a Roma possiamo provare ad interrogare la documentazione catastale conservata nell'Archivio di Stato di Roma.
Non sempre però ciò è possibile. Infatti il periodo in cui collocare l'esistenza a Roma di questo edificio, databile all'incirca intorno al 1818 facilita la ricerca. Perchè?
I CATASTI OTTOCENTESCHI DI ROMA E DELLO STATO PONTIFICIO. Proprio dal 1816-17 prende via l'importante iniziativa voluta dal papa Pio VII (1742 –1823) di far redigere una nuova pianta catastale di Roma e un catasto generale rustico e urbano di tutto lo Stato, su cui avviare un sistema fiscale più moderno.
Non sarebbe stato facile visto la miriade di particolarismi, e privilegi in cui ci si muoveva.
ll papa Pio VII, nel 1817, affida quindi la formazione di una nuova pianta catastale di Roma a due famosi architetti Giacomo Palazzi e Gaspare Salvi.
Intanto un anno prima si era avviato anche il nuovo catasto, chiamato Gregoriano perché attivato definitivamente solo durante il pontificato di Gregorio XVI nel 1835.